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Lombardia, stretta alla vendita di farmaci illegali

Farmacia Redazione DottNet | 05/03/2019 19:10

Sono solo 102 le farmacie autorizzate a vendere online: gli interventi in arrivo

 "Lotta senza quartiere ai siti e-commerce non autorizzati che vendono farmaci". In Lombardia una mozione della Lega approvata all' unanimità dal Consiglio regionale, con primo firmatario il presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti, impegna la Giunta a "creare un tavolo operativo con la Polizia postale per contrastare il fenomeno, con l' obiettivo di garantire la qualità del farmaco che viene messo in vendita e dunque la salute". Su proposta del consigliere M5S Marco Fumagalli, la mozione prevede anche il coinvolgimento dei carabinieri del Nas. Oggi in regione risultano autorizzati alla vendita online 102 farmacie e 10 esercizi commerciali, riferisce il Pirellone. Ma "su Internet si può trovare di tutto - spiega Monti - E non parlo solo del dark web, ma della Rete normale, dove i nostri figli potrebbero acquistare farmaci non sicuri. Per questo ho deciso di proporre questa mozione, che vuole impedire la vendita indiscriminata di prodotti che potrebbero nuocere alla salute". "La vendita di medicinali al di fuori dei canali ufficiali, che garantiscono la qualità dei prodotti - avverte - è un fenomeno che pone un serio problema di tutela della salute, in quanto tali farmaci possono risultare alterati o modificati rispetto agli originali".

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La mozione, precisa il Carroccio, prevede inoltre di "migliorare la tracciabilità della singola confezione del farmaco dalla filiera di produzione alla distribuzione ospedaliera o territoriale attraverso il dato di targatura delle singole confezioni", e di "supportare le aziende sanitarie pubbliche a completare i processi di automazione delle gestione del farmaco". Gli altri interventi nel testo sono "il monitoraggio dei tempi di inserimento dei medicinali nei prontuari delle aziende ospedaliere", nonché "la necessità di rilevare gli eventi sentinella di intossicazione da farmaci avviando un' indagine specifica in collaborazione con i Centri antiveleni, per cercare di individuare i casi di avvelenamento e intossicazione che si presentano in Pronto soccorso in conseguenza dell' assunzione di farmaci non provenienti da canali ufficiali". C' è poi la volontà di "avviare azioni di sensibilizzazione per diffondere l' informazione relativa alla possibilità di ottenere farmaci con implicazioni sociali presso i canali ufficiali", e di "avviare sperimentazioni volte a valutare la sicurezza e l' efficacia di forme alternative di distribuzione". Infine, ci si propone di "porre particolare attenzione e indirizzo dei controlli alla vigilanza delle farmacie che non rispettano gli obblighi in tema di vendita online", e di "migliorare le attività di controllo presso i grossisti per la verifica del rispetto dei tempi di consegna definiti e dell' obbligo di assortimento".

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